Sino alle 18.00 ero una mamma appagata, triste ma consapevole del prossimo distacco dalla sua amata cucciola. La maternità facoltativa sarebbe finita a giorni e poi il rientro ma oggi alle 18, oggi, tutto è cambiato. I miei ormai quasi ex datori di lavoro mi hanno informato tramite il delegato sindacale che a loro non importa un fico secco se esiste una legge che mi tutela sino al compimento dell'anno della bimba, al mio rientro mi presenteranno La Lettera.
Avete capito bene, la lettera di licenziamento, il perchè, il percome non li so ho in corpo tanta rabbia e tanta voglia di urlare ma la bimba dorme e non voglio svegliarla... Lotterò e lo farò non per riavere un posto dove la mia presenza non è gradita, lotterò per avere quello che mi spetta dignità compresa.
Tiriamo le somme, ho una bimba meravigliosa ed un compagno amorevole anche se burbero e ormai sono dicoccupata.
Mi fa un po' paura dover iniziare tutta la trafila, sentirmi dire che sono un po' avanti con gli anni, che ho troppa o troppo poca esperienza, la consapevolezza che d'ora in poi lavorerò qualche mese e poi punto e a capo.
Ma questo è il Bel Paese, dove se sei disposta a barattare un po' di te in cambio di agevolazioni vai avanti, dove gli operai non contano nulla anche se senza di loro le aziende si fermerebbero, dove guardiamo la televisione e viviamo la vita dei vari personaggi invece che la nostra e dove se le donne scendono in piazza per rivendicare i loro diritti e dignità vengono additate come bacchettone puritane appartenenti ad una certa fascia politica.
Voglio un mondo diverso per mia figlia, un mondo con valori profondi, dove tutti possono studiare e farsi strada e in cui la bellezza non è la base ma un dono aggiunto, reclamiamo la parità ma forse le nostre madri avevano più consapevolezza di se di quanto ne hanno molte giovani.
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